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“IL TEMPO CHE CONTA”

Non è stata certo una rivelazione, la sequenza narrativo-musicale racchiusa nella conferenza del 7 febbraio: le due conferenziere sono infatti conosciute dall’Antelao, con cui hanno collaborato, fin dai tempi in cui il gruppo muoveva i primi passi…..

Sono seguiti, da parte loro, in questi anni, interventi musicali, esplicativi della creatività di entrambe. 

Ciò che non è stato spoilerato, è qualche interrogativo qua e là, che i lettori del libro “IL TEMPO CHE CONTA” di  Michela Cervesato, dovranno riuscire a decifrare, una volta stabilito il procedimento di decodifica,appena accennato dalla stessa autrice. 

Rivelatore della personalità dei protagonisti del libro, è l’apparentamento con un film famoso, come “RITORNO AL FUTURO” del 1985, in cui Marty e lo scienziato Doc, con la mitica DeLorean DMC 2, compiono le loro imprese. 

Così Mara Zia e Michela Cervesato….

Nel libro, ambientato in luoghi vicini e tempi abbastanza recenti, sono nientemeno che Galileo Galilei e sua moglie ad apparire inaspettatamente!

Veniamo insomma proiettati in un mondo variegato e rutilante, tra Mitologia e studiosi di storia veneta.

Ci ritroviamo a seguire, col fiato sospeso, le imprese di Orfeo, e ripensiamo a tutti coloro che hanno messo in musica la tragica vicenda, da Monteverdi, a Gluck,a Offenbach… e poi ricordiamo la colonna sonora di “My fair Lady”di Frederick Loewe, ispirata al mito di  Pigmalione.

Nel racconto si trovano accenni alle Muse,forse anche al magico potere della chioma di Berenice e non mancano riferimenti a feste rituali e danze:abbiamo visto e sentito suonare la”Ciaccona”e la “Pizzica”,e non è mancato neppure un assaggio di RAP: momenti di puro divertimento all’ascolto del bel canto di controtenore e baritoni. 

C’è da aggiungere, a mio parere, che c’è una similitudine tra musica e matematica, sebbene l’una faccia parte dell’intelligenza musicale e l’altra dell’intelligenza logico-matematica, cioè due degli otto tipi di Intelligenza codificati da alcuni neuroscienziati, però la musica è ritmo, soggetta anch’essa a regole ben precise; c’è anche da dire che chi ha studiato musica, conserva meglio i ricordi, rispetto ad altri.

Matelda Vendrame

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