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“Il pericolo e la salvezza”

giovedì 10 dicembre 2020

| 10 dicembre |

Un tema di stretta attualità e utilità, riferito anche al proprio volume edito da Erikson “Di fronte all’inatteso. Per una cultura del cordoglio anticipatorio”.

Davvero bella la sensazione che aleggiava nell’incontro di ieri: di essere tutti intorno ad una mensa in cui chi parlava offriva il pane della conoscenza e dell’esperienza, con un discorso in cui una cultura profonda sapeva vestirsi di chiarezza e semplicità.

Bastava osservare i volti dei “convitati” – ciascuno inquadrato sullo sfondo di un soggiorno, di uno studio o un qualsiasi ambiente della propria casa – per capire che erano trasportati in un “altrove” in cui si dibattevano temi intensamente coinvolgenti. Uno fra tutti: la dimensione del “noi” da recuperare rispetto a quella troppo enfatizzata dell’io, perché questa stessa venga riscoperta e valorizzata con una vera capacità di parola e di ascolto.

Il tema della fede, sia religiosa sia illuministicamente laica: saper avvertire la “presenza di   Dio, o credere nella possibilità che l’uomo sia un dio per l’altro uomo (homo homini deus, e non homo homini lupus).

Ancora: il tema della vocazione sociale dell’uomo, che oggi sembra limitata e negata per il nemico comune che ci assedia, invisibile se non nei suoi effetti spesso tragici. Esplicito il senso del titolo dato alla conferenza, “Lì dove cresce il pericolo cresce anche ciò che salva”: ci si può salvare trovando forme alternative per comunicare, non addentrandosi in solitaria nei propri dubbi e angosce, facendo di un momento di crisi un’ occasione di svolta positiva. Ci si salva non nascondendosi la propria fragilità, ma facendo i conti con le nostre fragilità.

Si potrebbe obiettare che tutto ciò sia più facile a dirsi che a farsi, ma proprio la convivialità dell’incontro, con i silenzi sospesi di attenzione e i vari interventi che a grappoli si generavano sta a dimostrare che si può, che “noi” possiamo.

Il prossimo “Ritrovarci” avverrà giovedì 17 dicembre alle 18.10 con il Prof. Antonio Chiarparin sul tema “La musica per l’anima”.