“Conoscere sé stessi nell’ascolto e nella lettura” è il titolo della conferenza tenuta dalla socia dell’Osservatorio Antelao prof. Rosalia Di Nisio l’altro ieri, 22 febbraio, nella sala Verde di palazzo Rinaldi con il patrocinio del Comune.
L’argomento, l’atmosfera rilassante di un incontro tra amici e, soprattutto, la consolidata capacità della professoressa di gestire modalità e strategie comunicative hanno reso il dibattito quanto mai illuminante e piacevole.
La relatrice ha infatti sin da subito lanciato una sfida all’uditorio, invitandolo a cogliere il significato e l’argomento di un testo scritto, apparentemente molto chiaro e semplice, di fatto volutamente generico, se non ambiguo; le risposte sono state varie e disparate – per inciso solo una persona ha individuato la parola chiave per la corretta interpretazione – a conferma di quanto sia difficile comprendere i messaggi scritti e/o verbali, in quanto ciascuno di noi, nell’ascolto o nella lettura, proietta il suo mondo fatto di conoscenze pregresse, ideologia, visione della vita, ma anche di filtri o lenti che possono allontanarci dalla verità.
Il discorso pertanto implica una riflessione su cosa significhi ascoltare, vedere, comprendere; ci aiutano le scienze cognitive, fornendoci strumenti e metodi per l’analisi, l’organizzazione e la comprensione di dati e conoscenze: fin qui si tratta dell’appropriazione di un metodo, che ci consente di gestire e collegare le informazioni in una rete fitta di nessi e rimandi che stimolano in noi il desiderio di nuovi saperi, ma solo la consapevolezza della complessità dell’atto cognitivo, che presuppone capacità critiche e di autovalutazione, ci aiuta a diventare donne e uomini migliori.
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