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Origini del carnevale di Venezia

Giovedì 11 febbraio 2021

| 11 febbraio |

Ieri pomeriggio con Enza Telese si è alzato il sipario su secoli, anzi millenni addietro: la sua sensibilità e finezza di ricostruzione hanno così conferito lo spessore della storia e della tradizione ad un periodo – quello del Carnevale – che, come capita ad altre occasioni festive, tende a replicarsi in abitudine piacevole, ma anche generica.

Certamente, anche il Carnevale quest’anno è stato avvolto dall’atmosfera mista di cruccio e nostalgia creata dal persistente Covid: qualche consuetudine, soprattutto dolciaria, ci impegna a livello domestico; là dove ci sono bambini l’allegria sarà ancora di casa; ma manifestazioni coreografiche come quelle che costituivano l’incanto dello splendido Carnevale di Venezia (o di Viareggio, o di tante città italiane, anche della piccola Treviso) al momento appartengono al passato.

Enza ieri ha preso per mano la fantasia di ognuno di noi: la sua sobria e puntuale ricostruzione del significato e delle molte valenze del Carnevale – a metà tra sacro e profano, tra popolare e nobiliare – ci ha dato il senso della sua continuità  nel tempo, pur tra battute di arresto anche di qualche secolo; ci ha ricordato come abbia mutato veste a seconda del contesto geopolitico e sociale, ma come risponda ad un bisogno di creatività ed anche di trasgressione che c’è nell’ essere umano.

Le slide in sequenza, varie nel genere, in molti casi erano davvero pregevoli, dimostrando come la pittura (ma è peculiarità dell’arte tutta) prenda ispirazione dagli elementi della vita reale e li trasfiguri, ne colga e renda il simbolismo. Un po’ tutti abbiamo ripreso le fila del carnevale della nostra infanzia, rivissuto il piacere del “travestimento”, la poesia delle stelle filanti e dei coriandoli (che erano, però, la disperazione delle madri, ché si infilavano dappertutto e, pur qualche settimana dopo, facevano la comparsa durante le pulizie domestiche!!)

Tanti commenti hanno avvivato e personalizzato l’incontro: ancora una volta si è stati insieme se pur lontani, disposti a tecnologicamente attrezzarci, per cogliere al meglio le occasioni di vicinanza negli interessi e nelle emozioni. Alla prossima!

Lia Melisurgo