Mercoledì 17 marzo 2021
| 17 marzo |
L’appuntamento pomeridiano con il 34° “Ritrovarci con l’Antelao” di giovedì 17 marzo ha avuto una gradita peculiarità: all’evocazione storica di Caterina Cornaro, fulcro dell’incontro, sono stati in modo suggestivo agganciati e intrecciati i ricordi fotografici di un viaggio a Cipro compiuto nel 2018 dall’Antelao. Essi hanno testimoniato, ancora una volta, la ricca cifra culturale dell’Associazione, che si nutre di pari attenzione alla morfologia dei luoghi, all’arte, alle vicende mitiche e storiche, alle tradizioni di costume odierno.
Enza Telese ha intrattenuto i numerosi ospiti di quello che si potrebbe chiamare il “salotto culturale” dell’Antelao, presentando un personaggio come Caterina Cornaro, “regina di Gerusalemme, Cipro ed Armenia”. Ci ha guidati in un itinerario complesso con la pacata sicurezza che la contraddistingue nell’esposizione e con l’ampia varietà di informazione che un’autentica passione per la ricerca storica le consente .
La Regina di Cipro, sposata per procura a quattordici anni in nome degli interessi di Venezia, sposa e madre infelice, regnò con fermezza e intelligenza per quindici anni, amata dai suoi sudditi. Richiamata tuttavia a Venezia per gli interessi irrinunciabili della Serenissima, ebbe in Asolo un “esilio dorato”, e vi raccolse una piccola corte con vocazione letteraria, anche se non pari a quella che Elisabetta Gonzaga avrebbe raccolto quasi in quegli anni ad Urbino e tanto meno paragonabile all’iniziativa di Cristina di Svezia che nel suo “autoesilio” romano avrebbe contribuito al superamento del Barocco.
Ma attorno al Personaggio la relatrice ha per noi delineato, con un vivo chiaroscuro di colori, un quadro davvero avvincente (e inquietante): la storia fatta di alta politica e destini individuali, di trame dinastiche più o meno oscure e inconfessabili, vicende di terre e popoli, evolversi di costumi e fedi religiose. Sono così emerse le Crociate con le loro complesse motivazioni, l’espansionismo politico e commerciale della Serenissima, l’imperialismo inglese che fece di Cipro fino a tempi recenti un Protettorato del Regno Unito, lo scontro di cultura e religione che oggi ne fa un’isola attraversata da un muro e da un confine. Cipro: un’isola adagiata in un mare da cui secondo il mito nacque Afrodite dea dell’amore, e che l’aspra storia degli uomini ha trasformato in simbolo di divisione.
Attendiamo tutti la prossima iniziativa dei giovedì dell’Antelao che sarà “La visione utopistica di Adriano Olivetti” a cura di Ezio Zodo.
Gianfranca Melisurgo